Siamo troppi e consumiamo troppo. Continuando di questo passo, arriveremo all’ingrippo della macchina produttiva su cui si basa la vita, il progresso e l’evoluzione dell’uomo sulla Terra, il che significherebbe fine del mondo.

L’unico modo per evitare che questo avvenga, è ridurre la popolazione mondiale, e questo è quello a cui stanno lavorando i padroni del mondo, quelli che hanno il potere di decidere per tutto e per tutti sulla Terra.

Grande Reset e Nuova Normalità, sono la fine per miliardi di persone in tutto il mondo, condannati a perdere tutti i diritti e alla schiavitù eterna, cioè fino all’ultimo dei loro giorni.
Questa è la verità che nessuno dice, la verità che nessuno vuol sentire, ma è la verità che bisogna accettare, per potersi salvare.

E’ il problema più grave che l’umanità si sia trovata ad affrontare fin da dopo la seconda guerra mondiale, ma un problema che può essere risolto, uscendo dal mondo delle masse mediocri ed entrando nel mondo degli uomini liberi, che sono e saranno gli unici a cui sarà consentito vivere in completa libertà.

La libertà è una condizione essenziale alla felicità. Se non ti accontenti di sopravvivere, controllato sotto tutti gli aspetti della vita, ma vuoi vivere alla massima espressione, prosperando, come un vero uomo, allora sei nel posto giusto nel momento giusto, perché la crisi che sta per arrivare può essere sfruttata per ribaltare completamente la situazione, passando da una condizione di schiavitù a una di sovranità individuale.

Possono riuscirci in pochi, individui capaci di pensiero critico, nonché di grandi capacità intellettuali, uomini e donne con una gran fame di vita vera, cioè una vita sotto l’insegna della libertà, della prosperità e della produttività.

La cosa che contraddistingue maggiormente la vita degli uomini da quella degli animali è l’interesse a prosperare.
Al mondo d’oggi, quelli che prosperano sono quelli che rientrano nel 10% popolazione mondiale. Tutti gli altri, cioè il 90% della popolazione, possono solo sopravvivere, il che significa che non sono uomini, ma animali, anzi topi, animali minori che l’unica cosa che possono fare è azzuffarsi l’uno con l’altro per accaparrarsi le briciole di un ricchissimo banchetto che si godono in pochissimi, quelli dell’élite milionaria benestante, che sono quelli che, al contrario degli uomini-topo, sanno sfruttare il sistema capitalista per fare soldi anche mentre dormono.

Gli uomini-topo sono le persone che sono esistite per tutta la vita per far stare sempre meglio gli altri, sfruttati fino all’osso ed educati a credere che quella vita di sacrifici e di miseria fosse la vita, ma che in realtà non lo era affatto.

Come bestie, siamo stati rinchiusi in recinti invisibili in cui venivamo governati proprio come i contadini governano il bestiame, bestiame che sta per essere mandato al macello, perché non più utile a fini produttivi, perché rimpiazzabili dalle macchine dotate di intelligenza artificiale.

Quindi, morale della favola… devi decidere se vuoi vivere come un uomo vero (prosperità) o come un animale (sopravvivenza), e se scegli la prima, sei nel posto giusto e al momento giusto, perché sappiamo come fare per riprenderci il mal tolto, cioè la libertà e la sovranità su noi stessi, e perché quello che sta per succedere è una manna per gli uomini di buona volontà.

Sappiamo come uscire dal recinto e vogliamo dirlo ad altri, a molti altri, perché più saremo più probabilità avremo di salvarci, e più persone potranno salvarsi.